I Tokio Hotel parlano del video di #LWLYB e dell'amore senza etichette con Focus.DE

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fragusty
CAT_IMG Posted on 20/10/2014, 14:49     +1   -1




I Tokio Hotel parlano del video di #LWLYB e dell'amore senza etichette con Focus.DE



Il video di " Love Who Loves You Back " ha causato molta agitazione. Bill, molte persone voglio sapere se sei bisessuale. Hai parlato in favore dell'amore indipendente dal genere. Perché le persone, ancora oggi, hanno bisogno di creare etichette?

Bill Kaulitz: É un'ottima domanda e anche io me lo chiedo. Non lo capisco. Il mio messaggio è: non mettiamo etichette e non creiamo sempre delle problematiche a riguardo. Ognuno è libero di amare chi vuole amare - senza bisogno di doverlo urlare da sopra una montagna. É il nostro cuore che decide chi amare. Prima o poi lo capiranno tutti.

E oltretutto non puoi predire quando avverrà...

Kaulitz: Esatto. Chi lo sa, magari uscirò dalla mia stanza d'albergo e incontrerò l'amore della mia vita. Incontri del genere possono cambiare ogni cosa. É anche per questo che trovo difficile collegare questa cosa al genere o alla religione o limitarla in qualsiasi modo.

Le persone hanno una mentalità ristretta, pensano troppo in bianco e nero?

Schäfer: assolutamente.

Kaulitz: assolutamente. Secondo me le persone dovrebbe essere molto più aperte ad ogni tipo di amore. Penso che questo " pensare per stereotipi " sia davvero noioso. In passato le persone mi dicevano sempre: " Sei un ragazzo non puoi metterti questa roba e non puoi nemmeno truccarti. ". Penso che valga anche per quanto riguarda la moda, così come nell'amore e nella sessualità. Ognuno dovrebbe vivere nel modo che ritiene migliore e più corretto.

Come si possono rompere questi schemi?

Kaulitz: puoi solo dare il via al processo. Anche noi non abbiamo reso il nostro video troppo serio, ci sono alcuni dettagli divertenti. Proviamo solo ad incoraggiarli e volevamo dire: Hey voi tutti, rilassatevi!

Il vostro nuovo album si chiama " Kings Of Suburbia ". Cosa significa?

Kaulitz: Noi stessi veniamo dalla periferia più profonda, quindi i sobborghi sono familiari. E poi riguarda quella sensazione che hai quando hai appena registrato una canzone incredibile. Ti senti come il re del tuo mondo, del tuo universo. Ma quando guardi il mondo dall'alto e vedi bilioni di persone, ognuna con il suo piccolo microcosmo, perde di ogni significato. Abbiamo provato questa sensazione registrando l'album.

Il nuovo album ha un sound diverso dai vostri precedenti lavori. Come descrivereste il sound del nuovo CD?

Schäfer: Strano.

Kaulitz: Molto più elettronico. Siamo stati in moltissimi locali ad LA e ci siamo lasciati ispirare dai DJs, dai festival e dalla musica elettronica. Abbiamo sperimentato molto, abbiamo veramente avuto molto tempo per farlo. Per la prima
volta abbiamo prodotto noi stessi l'album. Ci ha fatto crescere come musicisti. Anche io, come cantante, ho provato delle cose nuove. Prima eravamo annoiati, era il momento di fare qualcosa di nuovo.

É importante ricreare voi stessi come artisti?

Kaulitz: Totalmente! Non dovrebbe essere assolutamente un'evoluzione forzata, ma semplicemente si è sviluppata insieme a noi. Le canzoni nell'album sono come un " Best Of " degli ultimi quattro anni. Ad un certo punto avevamo così tante canzoni e abbiamo pensato: quale sarebbe l'album più forte e migliore? Questo é ciò che tenevamo bene in mente mentre sceglievamo le canzoni definitive.

L'album é alla prima posizione in molti paesi. Pensate di aver convito i vostri fan con il nuovo sound o comprano l'album in base al vostro nome, Tokio Hotel?

Kaulitz: la prevendita era stata già molto buona, quando ancora non era stata rilasciata alcuna canzone. Anche la versione Deluxe é stata esaurita molto velocemente. Ovviamente i fan lo hanno comprato senza conoscere le canzoni. Adesso però abbiamo dei feedback positivi dai nostri fan ma anche da persone nuove. Pensano semplicemente che la canzone sia fantastica e la comprano. Vogliono l'album perché gli sono piaciute moltissimo le prime tre canzoni.

Avete una canzone preferita del nuovo album?

Kaulitz: É difficile da dire. Ogni canzone ha alla spalle una storia e abbiamo passato molto tempo a sentire ognuna. Ma in generale " Love Who Loves You Back " é la preferita di tutti. Questo é il motivo per cui la abbiamo rilasciata come singolo. " We found Us ", personalmente parlando, é la mia preferita.

Di che parla la canzone?

Kaulitz: Riguarda una certa sensazione: amo davvero molto uscire e andare ai party, anche più degli altri ragazzi e di Tom. Quando non lavoro durante il weekend, non riesco a restare semplicemente seduto a casa. Devo mischiarmi con altre persone, altrimenti cadrei in depressione. Penso che a molti di noi piaccia. Penso che le persone non siano fatte per essere sole. La canzone parla del fatto che tutti di notte cerchiamo qualcosa. E in questo caso due persone si trovano in un club.

In “Kings of Suburbia” canti: “Accept the things you can’t change. And change the things you can.” Quali sono le cose che bisogna accettare nella vita?

Kaulitz: E' un preghiera che trovavo fantastica già da molto tempo, e quindi l'ho inserita nella canzone. Non l'ho scritta io. Questo per me è il compito più grande della mia vita: Imparare che ci sono cose che bisogna accettare e che bisogna imparare a rilassarsi. Sono assolutamente un maniaco del controllo da ogni punto di vista. Non posso perdere il controllo, specialmente per quanto riguarda il lavoro. Oltretutto ho un grande problema con l'autorità: non riesco a sopportare quando le persone mi dicono cosa fare, o cosa mettermi, cosa è sbagliato e cosa è giusto. Sono davvero determinato. Se mi sento costretto, posso cambiare faccia molto rapidamente e divento una persona diversa. La libertà per me è la cosa più importante. Ma ci sono anche cose nella vita che semplicemente non puoi influenzare, l'amore ad esempio, come ho detto prima. Ma anche per quanto riguarda il lavoro. A volte mi succedono delle cose, per cui penso: " Rilassati! Devi accettarlo e non puoi cambiare nulla a riguardo! " Speri di avere la serenità di accettare le cose come vengono. E non è facile.



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