 | SandySandyExcite |
| | Nome Scrttrice: SandySandyExcite
Nome FF/Twincest: Angel.. You are on the other side?
Genere: Drammatico/Romantico
Consigliabile la lettura a partire dai :12 anni.
Ogni cosa che ho scritto, che ho citato, ogni persona, che rientra nel mio racconto, è puramente casuale, mi sono inventata tutto. *************
Angel.. You are in the other side?
Sono qui seduto solo. Qui nel nostro posto. Ma mi sento così maliconico senza di te. Ricordo tutto di quel maledetto giorno. Se solo..si se solo avessi saputo che sarebbe andata acosì avrei evitato tutto, fin dal inizio. Tutto tutto è successo per colpa mia. E oggi è un anno un anno che... No stavo nuovamente piangendo quante lacrime ancora avrei versato per te. Ormai non ero mai del tutto felice. Eri tu che mi rendevi felice mi facevi sorridere, tu che mi amavi, mi amavi in quel tuo modo. Oggi un giorno così triste un altro 7 è passato un anno.. come ho fatto senza te per un anno ancora mi chiedo. Come farò ancora per tutta la mia vita. Ricordo tutto ogni singolo secondo di quel giorno.
Ero arrabbiato. Arrabbiaoa perchè il giorno precedente mi avevi lasciato solo. solo alla mia solitudine. Non era da me farla pagare alle persone.. ma non sapevo che mi prendeva quel giorno. Ricordo che mi svegliai e ti feci un sorriso forzato tu mi baciasti ed insieme facemmo colazione. ricordo ancora i tuoi lunghi capelli scivolare sulle spalle, i tuo occhi marroni guardarmi e il tuo sorriso sorrdermi, ma.. ma io ero arrabiato con te! Mi conoscevi, mi conoscevi benissimo e capivi anche i miei stati d'animo, avevi capito che stavo male. Si perchè questa è la verità stavo ancora troppo male e allo stesso tempo c'è l'avevo con te. Come avevi potuto mi chiedevo. Ero arrabbiato e lo notavi. Ricordo che con un filo di consapevolezza mi chiedesti cosa avevo.. Ma sapevi benissimo cosa avevo.. poi leggermente ti sorrisi e ti dissi che andava tutto bene. andava alla grande. mi guardasti ti alzasti dal tavolo, portasti quella tua tazza nel lavandino e mentre la lavavi mi pronunciasti ancora più in colpa che eri sicura che non andava nulla bene. E li, li che incomincio quella maledetta giornata. giornata che... no ancora al ricordo sto piangendo non è possibile... ricordo che mi alzai velocemente buttai la mia tazza sul lavandino dove stavi lavando la tua così forte che la ruppi... ruppi la tazza che mi avevi regalato. Lo vedevo Vedevo quel tuo sguardo di misto colpa e tristezza. Ma non mi interessava, non so perchè mi comportavo così, non so perchè mi sono comportato così. Poi incominciarono le urla, io che ti incolpavo di non esserci stata tu che con le lacrime agli occhi ti scusavi, scene orribile quelle, mai successe tra me e te. Sembrava quasi che dovessi soffrire quanto avevo sofferto io il giorno precedente. Le tue lacrime scorrevano veloci, le mie urla quasi mi avevano portato via la voce, continuavi a dirmi ti amo, continuavi ma non gli davo retta, rispondevo OK, e continuavo a farti sentire in colpa. Non c'eri questa era l'unica cosa importante per me. I tuoi occhi erano rossi, chi sa quanto ti avrebbe dovuto fare male la testa.. solo ora ci penso. Se non sbaglio continuammo così si e no fino a mezzo giorno quando per l'ultima volta mi chiedesti scusa.. ma io ti guardai e me ne andai nella nostra stanza. Tu rimanesti li tra le lacrime che continuavano a cadere e i tuoi singhiozzi di dolore, ma nonostante questo avevi incominciato a fare il pranzo per me e te, che strano.. Preparavi sempre tu il pranzo, Quelle poche volte che lo preparavo io era una rarità. Il lavoro ultimamente mi aveva portato via da te, troppo via da te. Ma sempre c'ero stato il giorno che ci eravamo conosciuti. Tu invece l'avevi mancato. Avevi mancato quel giorno che aspettavo da mesi ormai. non ricordo esattamente cosa stessi facendo mentre tu preparavi da mangiare. Volevi farti perdonare e avresti usato ogni metodo per riuscirci.. se solo te ne avessi dato le possibilita. Mi vestii velocemente avevo messo dei jeans stretti con una maglietta e delle scarpe. Ricordo che scesi le scale di corsa e appena mi vidi sorridesti, gli occhi si ti illuminarono, nel tuo viso era tornato un sorriso, ti guardai, dentro sorridevo ma fuori lo nascondevo non volevo darti nessun tipo di soddisfazione. Dal profumo avevo notato che avevi preparato il mio piatto preferito, tu eri in cucina io all'entrata della cucina che va verso la porta di casa. senti sussurare piano un sei bellissimo così... purtroppo non era il tuo forte parlare piano, dopo quella frase ne sussurasti un altra. "Amore mangi?" seccamente ti risposi di no che dovevo uscire con Katrine. Immediatamente il tuo sguardo si abbasso a terra, la odiavi quella Katrine poco a poco mi stava portando via da te ma questo secondo te, la vera cosa è che serviva a me per preparare il nostro anniversario. Non avrei mai pensato che ti potesse distruggere quella mia frase. Me ne andai sbattendo la porta, non sapevo cosa succedeva intanto dentro a quella nostra casa. Ma la paura per me era tremenda, avevo paura di qualsiasi tuo pensierio. Ritornai a casa verso le 5. Tu eri li seduta pr terra appoggiata sul bancone della cucina che mi aspettavi eri che piangevi ancora, chi sa quanto tempo avevi trascorso a piangere, mi sentivo male, triste, vederti così mi stava distruggendo. Come è andata? mi chiedesti appena posai la borsa sul tavolo. Benissimo è andata da dio ti risposi, senti improvvisamente un singhiozzo e poi all improvviso pronunciasti due parole, due parole che mi dicevi sempre TI AMO, ti risposi tutta fredda che lo sapevo, ma tu ti alzasti venisti verso me e mi dicesti che no, che non lo sapevo. Mi spiegasti che L'amore che provavi equivaleva all'amore vero, io continuavo a non capire, e li, li mi facesti un paragone stupido ma da li capi, mi dicesti che mi amavi come una moglie ama suo marito. Rimasi sorpreso, il mio cuore batteva forte forte, dentro sentivo un improvviso calore, che mi succedeva? non lo so nemmeno ora a distanza di un anno. Orgoglio quell'giorno non lo misi da parte e mi costo molto. Appena mi finisti di spiegare ti guardai e me ne andai in camera, penso che anche quella volta ti distrussi il cuore. Ero sdraiato sul mio letto sentivo la pioggia cadere, batteva forte forte. Amavamo il rumure della pioggia. Questa volta però non eravamo insieme ad ascoltarlo. Continuavo a chiedermi per quanto ancora ti avrei tratta così, indifferentemente, ma la voglia di te si faceva sempre più, quelle parole mi avevano colpito, provavo qualcosa, avevo voglia di te, sempre più, avevo un desidero, possederti. Mi amavi. Come una moglie ama il marito. Che bello sentivo un calore dentro al cuore. scesi le scale per chiederti scusa, le scesi di corsa, ma tu.. tu non c'eri.. usci di casa velocemente , ero scalzo ma non importava. Non c'era tempo per mettersi le scarpe. Sapevo dove eri, ti stavi dirigendo nel nostro posto. ti stavi dirigendo dove io ora sono. Corsi velocemente per la strada. I vesiti erano bombi, la maglietta era così trasparente che si vedeva tuto ciò che c'era sotto,, i pantaloni quasi mi impedivano di correre, per non parlare del male che mi creava l'asfalto sui piedi, e i capelli lunghi che tanto amavi erano tutti bagnati, corsi corsi fino a che non ti vidi eri nella strada accanto.. Urlai urlai il tuo nome ti girasti di scatto eravamo li sotto la pioggia... nel momento che ti girasti ti stavo urlando una cosa... ma riusci solo a dirti metà frase.. quando una macchina ti colpi in pieno. Ero terorizzato, eri li giacevi per terra non riuscivi a respirare, quasi non parlavi, avevo paura, che ne sarebbe stato di te.. stavi morendo e lo stavi facendo tra le mie braccia, avevo causato la tua morte. ero io l'unico vero responsabile. Come ti aveva ridotto quella macchina. piangevo questa volta ero io a piangere, le uniche cose che riuscisti a pronunciare furono *non piangere non piangere andrà tutto bene, e se non andrà così, sarò il tuo angelo custode* li chiudesti gli occhi.. no .. non ci potevo credere tu la mia cucciola eri morta. Non volevo crederci nel frattempo era arrivata l'ambulanza. mi avevano detto che eri quasi morta e che raggiunto l'ospedale saresti gia morta. ma non mi interessava nulla volevo provarci. ricordo la pazza corsa verso l'ospedale.. pazza ed inutile.. eri morta tra le mie braccia...e ora ricordare quel giorno mi mette i brividi. Sembra così strano ma anche questa sera piove. Ho notato che piove ogni sei di un mese. e ora che siamo il 7 piove a dirotto. piove come quel giorno in cui sei morta. è così assurdo, assurdo, Sono solo senza te, la colpa è mia, e ora ora che è il sette, lo so è inutile ma,,, piango no non voglio di nuovo piangere, ogni volta piango, voglio dirti che anche io ti amo, ti amo Come Un Marito Ama Sua Moglie. Le lacrime mi colmano il viso mentre dico questa frase abbasso la testa avrei bisogno di te, lo so, solo di vederti un altra volta, solo di poterti toccare, era tutto così diverso senza te, ecco che il pianto si faceva più intenso, ero bagnatissimo, non mi importava, ricordo che tu amavi vedermi bagnato sotto la pioggia. All'improvviso senti un brivido un soffio di vento, notai che faceva freddo ma allo stesso tempo caldo, mi girai un attimo a sinistra.. eri li. li seduta affianco a me, affianco al cornicione di quel palazzo che amavamo perchè ci ricordava quello di don't jump. Eri tu si eri tu, non eri cambiata molto, avevi quel dolce viso scuro con le guancie coccolose, i tuoi capelli lisci erano rimasti sempre gli stessi, ora avevi due enormi ali e un vestito bianco stretto. non ci potevo credere era una mia llucinazione? o cosa? stavo diventando pazzo?
"No non stai diventando pazzo Bill.. sono io Sandy"
Ero incredulo, parlavi anche...mi leggevi nel pensiero.. senza paura presi e delicatamente ti baciai quelle tue labbra morbide, dovevo farlo, già una volta per colpa di fare le cose ti avevo persa, ora ora che ti vedevo dovevo farlo, anche se non sarebbe durato molto.
"Ti amo anche io Bill"
"Mi manchi" gli dissi sotto voce
"Cosa stai dicendo?? Non ti ho mai lasciato, sono sempre stata al tuo fianco sono il tuo angelo custode" mi rispose sorridendomi
"Hai sentito quello che ho detto?" gli dissi
"Si per questo sono qui, mi hanno concesso di vederti oggi per il tuo ammettere di aver sbagliato" mi rispose
la abbracciai forte a me, le sue ali erano candide e calde, lei mi tocco,, la sentivo non era una mia fantastia era li veramente li, la baciai nuovamente le sue labbra erano morbidissime il suo viso leggero e delicato, la sentivo, stava piangendo.. ero felice sapevo.. sapevo che erano lacrime doi gioia. Parlammo tanto forse troppo tempo.. ma non aveva importanza. Lei insisti per accompagnarmi a casa, aveva paura, paura che ciò che le era accaduto a lei sucedesse a me, sapeva benissimo meglio di chi unque altro che quella strada non era molto affidabile. Eravamo dentro casa, eravamo in camera, e così sembrava arrivato il momento dell'addio, come è difficile dirsi addio. Sentivo una morsa al cuore. Ero nuovamente distrutto sapevo sapevo che non era lo stesso senza di lei, sapevo che lei ci sarebbe stata, sarebbe stato il mio angelo custode, ma non vederlo, sapere che quando supplichero a qualcuno di esserci lei non potra dirmi nulla. Quel pensiero mi distruggeva. Questa volta fù lei a baciarmi mi salto quasi adosso, si vedeva non voleva nemmeno lei andarsene via da me, mi salto così addosso che entrambi cademmo nel letto ridemmo un momento ma... forse qualcosa di proibito che nessuno dei due era riuscito a fare in quel momento ci provocava, i nostri occhi si guardavano appassionatamente erano una cosa sola. L'anima di Sandy, l'anima del mio unico amore, viveva in me, non era morta, Lei mi bacio, la strinsi forte a me giocavo con i suoi capelli mentre lei mi baciava la bocca, mentre mi baciava il collo. Le sue mani non si fermavano. Stavamo forse facendo qualcosa di sbagliato? non mi importava in quel momento. Mi importava solo vivere qualcosa di meraviglioso con lei per l'ultima volta.. Le sue ali si avvolsero intorno al mio corpo, mi stringevano forte a lei, mi tenevano al caldo. Non sapevo cosa succedeva, stavamo completamente facendo qualcosa di proibito, Qualcosa di magico. le presi il viso l'appoggiai piano sotto di me cercando di non farle male alle ali, incominciai a leccare il suo corpo le sue ali piano piano si aprirono liberamente. sembravano finalmente libersi da un peso che avevano. Lei pronuncio più volte il mio nome, mi rendeva felice, stavo provando emozioni uniche emozioni mai provate, del resto era sempre stato così mi dava sempre emozioni che nessun altro mi dava, come avevo fatto a non capirlo prima? come avevo fatto a non capire che l'amavo?.. ingenuita di una ragazzo di 17 anni, si penso proprio di si. Premevo su di lei, premevo molto, la cosa aveva incominciato a farsi sempre più proibita. la mia lingua attraversava ogni parte del suo corpo, per poi rientrargli in bocca, lei nel fratempo mi aveva spogliato, che goduria mentre lo faceva, avevo provato mille brividi.. ero li nudo davanti lei, lei nuda davanti a me, sempre più senza senso sempre più pazzesco. Ma l'amore non ha senso. lei mi toccava tutoa, il petto le gambe, il sedere, vedevo in lei un desiderio, come avevo fatto a non capire questo suo desiderio prima? come? diceva sempre che ero bello, sorrideva quando mi vedeva, adorava tutto di me. Propio ingenuita della suo dicciasettenne. Ero al quanto eccitato, vederla così per la prima volta nuda davanti a me, sopra di me, mentre si muoveva, i suoi ochi erano sempre li, sempre fissi sui miei, forse voleva vedere le mie espressioni, o forse era perhè amava quei miei occhi color marrone. le mie mani erano su di lei, sul suo corpo gli chiedevo con esse di spingere di più di farmi provare di più. Non so.. non so quanto tempo rimanemmo li, forse un eternita o forse 15 minuti, non ha importanza, fu il momento più bello della mia vita. ci addormentammo l'uno tra le braccia dell'altra, le sue ali mi coprivano. Il giorno seguente lei era seduta sulla scrivania che mi osservava.
"devo andare amore mio, purtroppo devo andare"
con le laccrime agli occhi gli supplicai di non andarsene, non avrei mai potuto farcela dopo tutto questo..
"Purtroppo devo andare e questa volta per sempre.. non sai quanto mi dispiace lasciarti così sola, ma ci sarò anche se non mi vedrai." mi disse
E così lei se ne andò. Se ne andò lasciando in me un vuoto enorme. ************************ The End Edited by SandySandyExcite - 4/7/2010, 18:24
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